I Borgia - Manara

Manara – Jodorowsky . I Borgia . Mondadori

Sono passati alla storia come incestuosi, assassini, traditori, e chi più ne ha più ne metta. Quando si parla dei Borgia è difficile separare la verità dalle calunnie: Milo Manara, maestro del fumetto, e Alejandro Jodorowsky, regista cult, non si sono posti il problema e hanno trasformato in sontuoso racconto per immagini quanto di più spudorato, cinico e abietto si possa immaginare sulla spregiudicata famiglia rinascimentale.

Famoso per le femmine sensuali e disponibili che sa abilmente tratteggiare, Milo Manara si è imposto al pubblico con “Lo Scimmiotto” per diventare negli anni uno dei grandi del fumetto italiano d’autore; ha collaborato con personaggi come Hugo Pratt, Federico Fellini, Pedro Almodovar, ed ora con Alejandro Jodorowsky, artista poliedrico e autore di pellicole visionarie come “El Topo” e “La montagna sacra”, ben conosciuto in ambito fumettistico per il suo lungo sodalizio con Moebius. Come si legge nell’intervista rilasciata da Manara a Renato Pallavicini per L’Unità (reperibile online), l’idea di una storia sui Borgia pare sia venuta proprio al regista, intrigato dall’aspetto della corruzione nella Chiesa; la proposta è stata accolta con entusiasmo dal fumettista, e così è nato “I Borgia, 1 – La conquista del papato” pubblicato da Mondadori, sessanta pagine ad alto tasso di Eros e Thanatos che fanno scorrere sotto i nostri occhi i metodi decisamente poco ortodossi con cui Rodrigo Borgia riuscì a diventare papa Alessandro VI.

Le tavole ad acquarello iniziano con Savonarola e le sue invettive contro una Roma dissoluta e allo sbando, proseguono presentando i componenti della famiglia: Innocenzo VIII, papa morente e degenerato, Rodrigo e i suoi figli – il prediletto Giovanni, Cesare (il futuro duca Valentino, uomo crudele e condottiero nato, ispiratore del Principe di Machiavelli), Lucrezia (utilizzata come merce di scambio nelle alleanze politiche, qui ancora fanciulla dedita a giochi saffici) – e la “gentildonna” Vannozza loro madre, con contorno di parenti e servitori più o meno affidabili.

Manara si è documentato al proposito, anche se sembra incline a rappresentare il gossip più spinto giocando d’immaginazione: il risultato è una storia cruda e impietosa, con qualche tocco splatter e sadomaso, splendidamente resa dal tratto inconfondibile del fumettista qui abbinato alla fervida fantasia dello sceneggiatore-regista cileno. Unica “pecca”, la divisione in tre parti: il prossimo volume, incentrato su Cesare Borgia, è previsto per Natale 2005, mentre il terzo, dedicato a Lucrezia, uscirà a fine 2006. Date da segnare sul calendario, nel frattempo rileggendosi le storie di “H.P. e Giuseppe Bergman” o la saga dell’Incal (Moebius-Jodorowsky) e aspettando con curiosità la prossima fatica di Manara: una biografia a fumetti di… Valentino Rossi.

Recensione pubblicata sulla Gazzetta di Parma

Nel frattempo è uscita la serie completa: vedi la scheda sul sito Mondadori

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