Gianluca Morozzi . Chi non muore . Guanda
Non affezionatevi a lei, morirà presto.
Si chiama Angela ma tutti la conoscono come Angie, che fa tanto Rolling Stones. Ventiduenne di Francavilla, finge di studiare a Bologna, dove abita insieme a una triste fauna di studentesse: Candeggina, Acido/acida, Papagirl e La Cosa. Sorriso da Angelina Jolie, “piuttosto gnocca” e sicura delle proprie tattiche seduttive, Angie canta in una band composta per due terzi da ex fidanzati. Ha un però un difetto: s’innamora in cinque secondi. Così, durante una burrascosa serata alla sala prove di San Donato – una sorta di repubblica indipendente – resta folgorata dal timido Mizar, musicista progressive con un triste passato. Angie la rocker si trasforma allora in Angie la Piccola Detective, per scoprire chi ha ucciso i tre ex componenti degli Inarcadia Ego (nomen omen), gruppo del suo nuovo amore. Come dice Luca, l’amico del cuore forse gay, «Angie a te non piace vivere, a te piace ficcarti nelle trame complicate e torbide»: spinta dalla sorella di Mizar, l’ambigua Valentina (vedi Crepax), la ragazza finirà con un coltello nel cuore.
Edito da Guanda, «Chi non muore» è il nuovo romanzo di Gianluca Morozzi: Angie racconta in prima persona, Bologna fa da coprotagonista con la sua scena rocchettara e i suoi “strati”, gli studenti fuorisede e gli angoli impensati; Andrea Pazienza aleggia, materializzandosi in Zanardi disegnato sulla porta del bagno. Il racconto ha ritmo, umorismo, si legge d’un fiato; per delineare il suo personaggio Morozzi si è «documentato sul campo», si sente da come la credibile Angie pensa o parla. La trama noir gioca sul tema del doppio e del terribile segreto di famiglia: lo strano nome Mizar (“velo” in arabo, è una stella dell’Orsa Maggiore che cela una stella compagna detta “la trascurata”) ricorda ad Angie uno dei Cavalieri dello Zodiaco, guardacaso con un gemello meno fortunato di lui; Valentina e il fratello hanno case identiche, altri indizi sono nelle citazioni: “La cicala e il suo doppio” di Demetrio Stratos, Kaspar Hauser… tutto sembra premonizione, i sogni, perfino i falsi avvistamenti di Oscar la Vespa rubata mettono in guardia Angie. Ma il destino sarà inevitabile. Forse. Decidete un po’ voi.
Articolo pubblicato sulla Gazzetta di Parma