Tutti i gatti sono il gatto di Simon (Tofield)
Un articolo datato ma che ancora mi piace, pubblicato in origine sul blog di Fermoeditore.
Star del web in versione animata, Simon’s Cat va fortissimo anche sulla carta: i suoi tre libri sono diffusi in 25 Paesi e l’autore, Simon Tofield, pubblica le sue strisce quotidiane a colori sul Daily Mirror. E già fa capolino qualche imitatore del famoso felino.
Aria da gattone timido ma con l’occhietto verde e vispo, Tofield è stato ospite del Wow – Museo del Fumetto di Milano – venerdì 17 febbraio 2012, Giornata Nazionale del Gatto: fra i primi scopritori del micio, i curatori del museo hanno voluto rendere omaggio a quello che attualmente è forse il gatto più famoso del mondo. Davanti a una sala stracolma, Riccardo Mazzoni ha intervistato l’illustratore, mentre la veterinaria comportamentista Sabrina Giussani ha definito Tofield un «grande psicologo dei felini»; molte le domande anche da parte del curioso pubblico.
Qual è il segreto del successo di questo gatto dispettoso e sempre affamato? Semplice: a differenza degli altri cartoon, Simon’s Cat è un gatto vero, con tutti i pregi e i difetti della sua razza; ad aiutare la simpatia ci sono poi le forme tondeggianti e gli occhi grandi, tratti ispiratori di accudimento negli esseri umani (come accade nei confronti dei bambini).
Ma passiamo a qualche domanda diretta a Simon Tofield.
Il “gatto di Simon” – quello vero – ha un nome?
«Al personaggio non ho mai dato un nome, anche perché alle ragazze piace pensare che sia femmina, ai ragazzi che sia maschio, quindi chiamandolo Simon’s Cat ognuno può riferirlo alla propria personalità… è stato il mio gattino Hugh a darmi lo spunto per il personaggio, quindi per me è un maschio; all’inizio delle storie il sesso era più indeterminato, adesso si capisce meglio che si tratta di un maschietto»
Ai tuoi gatti paghi le royalties, magari in croccantini?
(ride) «Ogni tanto gli do’ qualche oggettino di merchandising con cui giocare, o magari gli regalo una ciotola…»
Il tuo gatto a fumetti preferito?
«Felix, perché era il primo, lo vedo come il gatto a fumetti originale»
Senti di aver contribuito a migliorare il rapporto tra umani e felini attraverso il sorriso?
«Lo spero… mostro tutto quel c’è di peggio nei gatti ma la gente li ama lo stesso; svelo qualche segreto del carattere felino, però ci sono anche molte risate e molto amore»
Banale curiosità da gattari: che cibo preferisce Hugh?
«Pesce, o cibo a base di pesce»
Dulcis in fundo, alla fine dell’incontro milanese è arrivato per un saluto Bruno Bozzetto, grande fan del micio.