recensione San Gennaro

Francesco Paolo de Ceglia . Il segreto di san Gennaro . Einaudi

Era il 13 agosto 1389 quando per la prima volta il sangue di san Gennaro manifestò la sua magica virtù, all’epoca non ancora foriera di vaticini. O meglio, questa è la prima data ufficiale in cui il santo umore fu visto «liquefatto come se quel giorno fosse uscito dal corpo di san Gennaro» a più di mille anni dalla data della morte, presunta come l’intera biografia del martire, creata dalla fede fondendo dati incerti, leggende e fantasia.  Fra le innumerevoli reliquie in circolazione non era nemmeno l’unica del genere: eppure le due ampolle di liquido rosso sono state capaci di catalizzare fervori, speranze, dispute e giochi di potere, coinvolgendo oltre al clero e ai fedeli tutta una serie di scienziati, filosofi, politici, truffatori, in una girandola di vicende dai risvolti intriganti.

A seguire le tracce di una storia legata a filo doppio con quella della città di Napoli è Francesco Paolo de Ceglia con il saggio «Il segreto di san Gennaro», pubblicato da Einaudi. Il titolo a effetto è meglio definito dall’ossimorico sottotitolo «Storia naturale di un miracolo napoletano», a precisare una ricostruzione storica in chiave antropologica degli sforzi compiuti nei secoli per concettualizzare un fenomeno assai più complesso di quanto sembra e che porta a confrontarsi con i confini tra naturale e soprannaturale, vita e morte, conoscibile e ignoto. 

Appassionante come un thriller, tra divulgativo ed erudito il saggio prende in esame la creazione del miracolo, i dubbi sull’autenticità e sulla santità della reliquia (secondo la teoria della cruentazione il sangue dovrebbe liquefarsi/mostrarsi solo mettendo a confronto cadavere e presunto assassino), la nascita del rituale ripetuto a cadenze stabilite, i tentativi di riprodurre un liquido con le stesse caratteristiche del santo sangue – anche da parte del leggendario Principe di Sansevero –, i detrattori finiti nel mirino dell’Inquisizione. L’ultimo capitolo chiude con una panoramica sulle scoperte recenti relative alle misteriose ampolle: alcune buone ipotesi, nessuna spiegazione definitiva.

Dopo aver declassato san Gennaro, la Chiesa cattolica oggi definisce prodigio quello che per secoli è stato a tutti gli effetti considerato un miracolo; ma il fascino della liquefazione resta immutato e un’eventuale futura spiegazione scientifica nulla potrà togliere al bagaglio di storia e sanguigne passioni generate nei secoli.

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