Lago Costanza

Viaggio a Friburgo e Costanza

Pan di Spagna o biscotto, cioccolato, amarene sciroppate, un tripudio di panna. È la torta della Foresta Nera, dolce tipico tedesco nonché bomba calorica da assaporare nei luoghi d’origine e smaltire con un po’ di sport, una passeggiata nei suggestivi boschi del Baden-Württemberg, oppure visitando una città molto speciale. Per esempio Friburgo (quella in Bresgovia), grande all’incirca quanto Parma ed ecologica fin dagli anni Settanta, quando i cittadini uniti nella protesta bloccarono la costruzione di una centrale nucleare. Da allora la rivoluzione verde non si è più fermata: tutti si sono impegnati a fare di Friburgo un modello d’efficienza, arrivando a ottenere una larga diffusione dei pannelli solari, una raccolta differenziata ben rodata, ottimi trasporti pubblici. Molto utilizzata la bicicletta. Pionieristico il quartiere di Vauban: abitato dai militari fino al 1991 oggi ha 5.500 abitanti, l’80% dei quali appartiene ai Verdi; sulle vie tranquille, costeggiate da piante e fiori spesso allo stato selvatico, trovano posto edifici votati al risparmio energetico creativo: si va dalle soluzioni «social» di strutture in cui gli appartamenti minimali sono compensati da ampi spazi per la vita comunitaria alle «power houses», condomini che attraverso vari accorgimenti consumano il 10% di quelli tradizionali. Le architetture spaziano dalla villetta singola glamour al «casermone» impersonale, c’è spazio per chi è più abbiente e chi meno, si pratica il car sharing e in alcune zone gli abitanti scelgono di non tenere auto sotto casa per usufruire dei parcheggi appositamente dislocati ai margini del quartiere. I bambini se ne vanno in giro tranquilli. Altra chicca è l’Heliotrope: costruita nel 1994, ruota seguendo il sole ed è la prima casa al mondo capace di produrre più energia (rinnovabile) di quanta ne usi, senza emissioni dannose. Anche il centro storico di Friburgo è vivibile e godibile. Fondata nel XII secolo con statuto di libero mercato, la città conserva suggestivi edifici salvati o ristrutturati dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. Fra belle strade costeggiate da ruscelli e canali si arriva al maestoso Münster, fondato da Bertoldo – uomo molto pio, furbo quanto il suo proverbiale omonimo – nel XIII secolo, circondato da una piazza animata ogni giorno da un colorato mercato; il campanile è il simbolo della città, e sul portale principale sono ancora graffite le misure usate dai mercanti medievali. L’interno è studiatamente buio, per intimorire i fedeli e allettarli poi con la promessa del Paradiso rappresentata dalle brillanti vetrate (pubblicitarie). Sulla stessa piazza si trova la Kaufhaus, la casa dei mercanti, del XVI secolo. Tappa da non mancare, stavolta fra antico e moderno, l’eccezionale Augustinermuseum: monastero ristrutturato in modo impeccabile, raccoglie arte religiosa dalla regione dell’Alto Reno e offre una rara occasione per osservare da vicino i gargoyle. Smaltita la torta, lasciamo il cupo fascino della Foresta Nera per spingerci ai confini con la Svizzera, a Costanza e al suo luminoso lago. Città universitaria, animata e amena al tempo stesso, apprezzata come location per i matrimoni, Costanza evoca il Concilio del 1414-1418 un po’ ovunque, a iniziare dalla prosperosa e inquietante Imperia, statua rotante che dal 1993 domina il porto ricordandoci intorno a cosa gira il mondo. Bastano poche ore a disposizione per aggirarsi con piacere nel tranquillo centro storico o sul lungolago, visitare la Cattedrale, i Municipi, gli edifici sacri, curiosare fra le case dedicate a vari animali come consuetudine dei mercanti di stoffe. Come Friburgo, anche Costanza conta sull’agricoltura, in special modo sulla vite; il paesaggio è morbido, di stupefacente ricchezza ornitologica. Approfittando dei battelli, sicura visita meritano le isole. Mainau, un tempo proprietà privata, è un immenso giardino fiorito con centinaia di piante diverse fra le quali due sequoie, e una Casa delle Farfalle dove camminare in mezzo a 500 specie di svolazzanti lepidotteri. Nel parco si trovano un castello e una chiesa costruiti dai cavalieri Teutonici nel XVIII secolo. L’isola di Reichenau, parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, è invece dedicata alla religione e all’arte: nell’VIII secolo i Benedettini per primi vi fondarono un monastero che nel X e XI secolo divenne un centro rinomato per la sua biblioteca e le miniature, con lo scriptorium più famoso d’Europa; fra i tanti edifici religiosi presenti, l’abbazia di Santa Maria e San Marco è l’edificio romanico più importante di tutta la Germania meridionale. Questo breve excursus in una terra votata al green e al bio si chiude con un’emozione davvero antica, sempre sul lago: il museo di Unteruhldingen, ricostruzione di un villaggio di palafitte dell’epoca del Bronzo al quale hanno collaborato gli esperti del Parco Archeologico di Montale (Modena): viaggio nel tempo assicurato specie al mattino presto, quando il luogo è deserto o con pochi visitatori.

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