Rat-Man

Intervista a Leo Ortolani

Qualche anno fa (dal ’93 al ’97 per l’esattezza) un abile fumettista si aggirava fra le pagine della Gazzetta, producendosi in strisce, Quelli di Parma, e in vignette a commento di alcuni articoli. Da allora Leonardo Ortolani ne ha fatta di strada: il topesco supereroe che l’ha reso famoso, Rat-Man, inizialmente autoprodotto ma subito “adottato” dalla Marvel Italia (oggi Panini Comics), ha toccato a settembre quota 50 albi, e si prepara a sbarcare in televisione sotto forma di cartone animato. Da poco presentata in occasione di Lucca Comics and Games 2005, la serie prevede 52 episodi probabilmente in onda dall’autunno 2006.

Ma Ortolani, chi è costui? Leonardo detto Leo emette il primo vagito a Pisa nel 1967 e l’anno dopo diventa parmigiano; leggenda vuole che prima dei quattro anni abbia iniziato a “pasticciare” dedicandosi soprattutto ai dinosauri (galeotto fu un libro regalatogli dal nonno). Leo cresce accompagnato da Topolino, il Corriere dei Piccoli, Il Giornalino, e a un certo punto scopre i supereroi, in particolare i Fantastici Quattro di Jack Kirby, dai quali resta definitivamente folgorato. In una parodia della serie Tv Spazio: 1999, del 1976, appaiono i primi personaggi dal muso scimmiesco da cui discenderà Rat-Man, pubblicato per la prima volta nell’89 su Spot, trimestrale per esordienti, e consacrato l’anno successivo a Lucca dove riceve il premio per la migliore sceneggiatura.

Per il supereroe – super ma non troppo – travestito da topo, Ortolani afferma di essersi ispirato all’Uomo Ragno, mentre gli iniziali riferimenti a Batman sono gradualmente passati in secondo piano: il personaggio si è trasformato in eroe metropolitano, avvicinandosi di più al lettore. Rat-Man si basa, fondamentalmente, sulla presa in giro dei tic dei supereroi, con uno stile divertentissimo che unisce azione e gag comiche. Chi non avesse mai letto nulla può iniziare anche domani: ogni storia ha il pregio di far sentire il lettore immediatamente “di casa”. Potrei parlare di altri lavori di Leo, fra i quali le storie mai narrate dei Fantastici Quattro, o della collaborazione con Bonvi, o dei tanti premi ricevuti, ma troverete tutto questo (e le informazioni fornite finora) sul sito www.ratman.it, insieme ad illustrazioni, curiosità ed altro. Ecco invece qualche domanda veloce rivolta direttamente a Ortolani.

Nemo propheta in patria”, si dice… ti senti apprezzato dai lettori parmigiani?

Direi molto, a giudicare dagli incontri con i lettori, ultimo dei quali risalente al dicembre del 2004. Una lunga fila di fan che ringrazio per il loro affetto nei confronti del mio personaggio!

Chi è il tuo lettore-tipo?

Credo sia una persona che fondamentalmente cerca, oltre la risata, un diverso punto di vista sulla vita di tutti i giorni.

Chi doppierà il Rat-Man animato?

Il bravo Andrea Ward, che sarà anche il direttore del doppiaggio.

Dove trovi tutte quelle idee?

Le cerco! Una faticaccia!

Quale domanda non ti hanno mai fatto? Quale risposta non hai mai dato?

Di solito non rispondo quando mi chiedono qualcosa in un’altra lingua. Anche per questo motivo non so se una cosa me l’hanno chiesta o meno. Io dico sempre “Yes, very much!” Poi indico un punto alle spalle dell’interlocutore e quando si volta ne approfitto per fuggire.

Questo è quanto sono riuscita ad estorcere all’impegnatissimo Leo… lo ringrazio e, alla Rat-Man, “fletto i muscoli e sono nel vuoto”.

Articolo pubblicato sulla Gazzetta di Parma

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